Simone Inzaghi dichiara: “Non siamo pronti per il PSG. Cinque dei nostri migliori giocatori sono infortunati, speriamo soltanto…”

Simone Inzaghi dichiara: “Non siamo pronti per il PSG. Cinque dei nostri migliori giocatori sono infortunati, speriamo soltanto…”

 

In un’intervista rilasciata alla vigilia del tanto atteso incontro di Champions League contro il Paris Saint-Germain, l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, ha espresso preoccupazione riguardo alla situazione attuale della sua squadra. Le sue parole sono state chiare e sincere: “Non siamo pronti per affrontare una squadra come il PSG. Cinque dei nostri migliori giocatori sono fuori per infortunio e tutto ciò che possiamo fare è sperare nel cuore e nell’orgoglio di chi scenderà in campo.”

 

La lista degli indisponibili è lunga e pesante: Lautaro Martínez, Nicolò Barella, Alessandro Bastoni, Denzel Dumfries e Hakan Çalhanoğlu non saranno della partita. Si tratta di elementi chiave, fondamentali tanto per la fase difensiva quanto per la costruzione del gioco. Inzaghi non ha nascosto il dispiacere per queste assenze, sottolineando quanto siano stati determinanti nella straordinaria stagione nerazzurra fino ad ora.

 

“Affrontare una squadra come il PSG, che può contare su campioni del calibro di Mbappé, Dembélé, Vitinha e Donnarumma, è già di per sé una sfida complicata. Farlo senza alcuni dei nostri uomini migliori diventa una montagna quasi impossibile da scalare. Ma il calcio è fatto anche di sorprese, e noi ci aggrapperemo a questo spirito.”

 

Inzaghi ha poi lanciato un messaggio di fiducia ai tifosi: “Sappiamo che i nostri sostenitori saranno con noi, anche nei momenti più difficili. Abbiamo costruito qualcosa di importante quest’anno, e non vogliamo gettare la spugna proprio ora. Chi scenderà in campo darà tutto, questo è certo.”

 

L’Inter si presenterà dunque al Parco dei Principi in piena emergenza, ma con la determinazione di chi non vuole arrendersi. La partita si preannuncia complicata, ma nel calcio nulla è scritto. E Inzaghi, nonostante tutto, ci crede ancora.

 

 

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